A distanza di un anno torna il convegno “Crescere tra le righe” che per due giorni ha dato nuovamente la possibilità ad editori, studenti e istituzioni di dialogare e di confrontarsi. Come tradizione i lavori sono stati aperti dalla relazione del Presidente dell’Osservatorio Permanente Giovani-Editori, Andrea Ceccherini, che quest’anno ha riferito dati più incoraggianti con la percentuale dei giovani lettori che è tornata a crescere da quando ha preso avvio il progetto “Il Quotidiano in Classe”.

Questi dati sono stati supportati e approfonditi dall’intervento dell’Amministratore Delegato dell’istituto di ricerca GfK Eurisko, Remo Lucchi che ha posto in evidenza il sempre crescente apprezzamento non solo per l’iniziativa ma anche per lo strumento giornale riconoscendone i pregi per lo sviluppo di una maggiore coscienzacritica nei giovani. Anche nel corso di questa edizione non mancato l’apporto di quelle che sono le esperienze estere: Robert Thomson, direttore di The Times, ha raccontato la sua visione di un grande giornale d’opinione come The Times, condividendo con i giovani presenti e gli addetti ai lavori del mondo editoriale, quelle che sono le strategie che hanno ispirato il rinnovamento del giornale inglese nel corso degli ultimi anni.

L’informazione non è solo carta stampata ma anche televisione: una ricca tavola rotonda, ai quali si sono aggiunti anche 30 studenti seduti direttamente sul palco, ha discusso di un tema molto complesso, ovvero “i giovani italiani sono telespettatori o teleprotagonisti?”. Gli esponenti delle principali aziende del settore (Flavio Cattaneo, Direttore Generale della Rai, Fedele Confalonieri, Presidente di Mediaset, e Tom Mockridge, Amministratore Delegato di Sky Italia, affiancati da due uomini politici dei due diversi schieramenti molto attivi sul tema della comunicazione, il Senatore Franco Bassanini ed il Deputato Maurizio Gasparri) non si sono sottratti alla discussione che è stata molto animata: il tema della libertà di stampa, in Italia e nel mondo, del difficile equilibrio tra le esigenze di audience e l’opportunità di proporre produzioni di qualità, sono stati per 90 minuti protagonisti assoluti della scena.

Altro tema che ha tenuto banco nel corso della due giorni quello del futuro della nostra democrazia, tra esigenze di integrazione culturale e di rinnovamento della classe dirigente. Il dibattito è stato caratterizzato da proposte concrete ed ha messo a confronto le idee e la visione di due uomini politici di prestigio e di alto spessore culturale (Giulio Tremonti, allora Vice Presidente del Consiglio dei Ministri e Walter Veltroni, allora Sindaco di Roma) con quelle degli studenti presenti in sala, molto partecipi ed interessati alla discussione.

Il rinnovamento delle future classi dirigenti, connesso al possibile ruolo che il quotidiano può avere nella loro formazione e al processo d’integrazione europea, è stato un tema al centro anche di un’altra tavola rotonda, quella che ha visto protagonisti Franco Frattini (allora Vice Presidente della Commissione Europea), il Senatore Giuliano Amato e il Presidente Onorario di Rcs MediaGroup, nonché socio fondatore dell’Osservatorio Permanente Giovani-Editori, Cesare Romiti. Franco Frattini, che già da Ministro degli Esteri aveva appoggiato l’iniziativa “Il Quotidiano in Classe” ha espresso l’augurio che questo progetto possa allargarsi anche agli altri Paesi dell’Unione Europea riconoscendone l’elevato impegno civile e sociale.

Come non ricordare anche l’intervento dell’allora direttore della sala stampa della Santa Sede, Joaquin Navarro-Valls facendo riferimento ad alcuni episodi di attualità nel mondo della comunicazione ha richiamato l’attenzione di tutti i presenti sull’esigenza di considerare il “dover essere” come parte inscindibile del proprio “essere”. Questa riflessione, così come riferito dalla stesso, è nata nel corso di un dialogo aperto con gruppo di studenti incontrato il giorno stesso durante la colazione di lavoro.
La conclusione di questa due giorni è stata affidata al Presidente dell’Osservatorio Andrea Ceccherini che raccogliendo gli spunti e le proposte scaturite dalle tante occasioni di confronto ha lanciato due nuovi impegni per il futuro dell’Osservatorio: portare l’educazione alla lettura anche nel mondo universitario e individuare iniziative che possano valorizzare le possibili sinergie tra la carta stampata ed internet per costruire un rapporto solido con un giovane pubblico.

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