“Crescere tra le righe”: una terza edizione che non ha deluso le aspettative, una due giorni ricca di discussioni e di progetti comuni per il futuro. Il convegno si è aperto con la relazione introduttiva del Presidente dell’Osservatorio Permanente Giovani-Editori, Andrea Ceccherini, il quale riporta dati allarmanti: in Italia, ogni 1000 abitanti ci sono solo 101 copie di giornali, un dato al ribasso se si considera che nel resto dei Paesi sviluppati le copie sono 300. I dati, in calo, rischiano di costruire un pluralismo per pochi con le classi dirigenti che stentano a formarsi. È per questo che bisogna investire sulla cultura, è per questo che è nato “Il Quotidiano in Classe”.

Remo Lucchi, Amministratore Delegato dell’istituto di ricerca GfK Eurisko, presentando i risultati della ricerca che è stata condotta proprio nell’ambito del progetto “Il Quotidiano in Classe”, sottolinea l’efficacia di un’iniziativa di questo tipo: tra i ragazzi comincia a svilupparsi lo spirito critico, a formarsi una più solida coscienza civica, una maggiore integrazione nella società. Ci stiamo quindi muovendo nella giusta direzione ma i ragazzi hanno attese molto alte nei confronti dei giornali dai quali si aspettano contenuti più vicini al loro mondo e al loro linguaggio, più comprensibile e meno noioso. Di questo hanno discusso gli allora direttori di alcune dei quotidiani più autorevoli del Paese, Stefano Folli (Corriere della Sera), Paolo Gambescia (Il Messaggero), Guido Gentili (Il Sole 24 Ore), , Giancarlo Mazzuca (Quotidiano Nazionale), Nino Calarco (Gazzetta del Sud), e Franco Bechis (Il Tempo) insieme agli studenti presenti in sala, con trenta di loro seduti sul palco, dando vita ad un’accesa ed entusiasmante discussione.

Quest’edizione è stata caratterizzata soprattutto da quelle che sono le esperienze oltre confine: l’editore del Los Angeles Times, John Puerner, da sempre impegnato nella conquista di un pubblico giovane, una sfida vitale per qualsiasi giornale, americano ed europeo; l’editore del New York Post, Lachlan Murdoch, figlio del magnante dei media Rupert, anche lui impegnato nella sfida quotidiana di avvicinare il giornale ai giovani; infine il Presidente di Usa Today, Craig Moon, che ha cercato di delineare una visione di uno sviluppo dei quotidiani negli anni a venire.

Ma non c’è solo l’America: c’è prima di tutto l’Europa. Ecco perché cinque direttori di grandi quotidiani europei ( (Stefano Folli -Corriere della Sera- Pedro J. Ramirez -El Mundo- Gunther Nonnenmacher -Frankfurter Allgemeine- Anne Chaussebourg -Le Monde- Robert Thomson -The Times), hanno discusso insieme del problema della scarsa lettura tra i giovani, un fenomeno che non è una peculiarità della sola Italia, ma anche, all’interno del processo di integrazione europea, di un primo giornale “europeo”: ecco perché Andrea Ceccherini, Presidente dell’Osservatorio ha voluto lanciare un appello a tutti gli editori europei per sottoscrivere un’alleanza, per fare fronte comune e contribuire così alla crescita delle giovani generazioni di tutta l’Europa.

la sottoscrizione del protocollo d’intesa è stato forse il momento più alto di questa edizione: Sul palco si sono alternati, oltre allo stesso Andrea Ceccherini, Guidalberto Guidi (Presidente del Gruppo Editoriale Il Sole 24 Ore), Andrea Riffeser Monti (Vice Presidente e Amministratore Delegato del Gruppo Editoriale Poligrafici Editoriale), Cesare Romiti (Presidente del Gruppo Editoriale Rcs Quotidiani), Alfonso De Salas Castellano (Presidente del gruppo editoriale Unidad Editorial), Lesile F. Hinton (Executive Chairman del Gruppo Editoriale News International Limited), Anne Chaussebourg (direttore del coordinamento editoriale di Le Monde), Gunther Nonnenmacher (editore del Frankfurter Allgemeine Zeitung), Maurizio Romiti (Amministratore Delegato di Rcs MediaGroup).

Infine un altro momento che ha segnato quest’edizione del convegno “Crescere tra le righe” è stato il confronto tra il Senatore a Vita Giulio Andreotti e il Senatore Giuliano Amato: due personaggi della politica e della cultura italiana che hanno discusso di quello che è il ruolo del “quotidiano” nella formazione delle future classi dirigenti e del delicato processo d’integrazione europea, una sintesi perfetta di ciò che questa due giorni ha cercato di esprimere con tutti i suoi relatori.

2004ita