“La credibilità e il prestigio sono il patrimonio più caro dei vostri giornali, ed è questo il patrimonio sul quale è fondamentale investire, poiché nel mare magnum dell’informazione di oggi, l’unica selezione possibile è quella della fonte. Ed essere credibili è necessario per superare questa naturale selezione della specie”.

È l’esortazione che il Presidente dell’Osservatorio Permanente Giovani – Editori Andrea Ceccherini, nel suo intervento di apertura della quinta edizione di “Crescere tra le righe”, ha rivolto agli editori presenti al convegno.
Per le stesse ragioni, Andrea Ceccherini ha invitato i giornalisti italiani a difendere la loro indipendenza e “ad evitare l’autoreferenzialità. Il lettore sia al centro del vostro lavoro”. Aprendo la due giorni di lavori, dedicata a definire le strategie migliori per fare dei giornali quotidiani degli efficaci strumenti di crescita civile e sociale dei giovani e della futura classe dirigente, Andrea Ceccherini ha voluto ringraziare tutti gli alleati che hanno deciso di condividere la missione dell’Osservatorio. “La missione – ha ricordato – di contribuire a fare dei giovani di oggi i cittadini liberi di domani, sviluppando, anche grazie alla lettura di più quotidiani a confronto, quello spirito critico che rende l’uomo libero”. Salutando gli insegnanti presenti all’iniziativa, in rappresentanza degli oltre 37.600 docenti che in tutta Italia aderiscono al progetto “Il Quotidiano in Classe”, “gli azionisti di maggioranza della nostra piccola grande impresa civile e sociale”, Andrea Ceccherini ha voluto lanciare un appello alle Istituzioni e al Governo, “per istituire una Giornata nazionale dedicata al ruolo civile e sociale dei docenti italiani. Consapevoli che povero è quel Paese che non riconosce e non celebra il ruolo del suo corpo docente”.
Il Presidente dell’Osservatorio Permanente Giovani – Editori ha quindi esortato gli oltre 150 studenti invitati al convegno, ideali ambasciatori degli oltre 1.502.700 ragazzi delle scuole superiori di secondo grado che partecipano all’iniziativa “Il Quotidiano in Classe”, a ricordare “che il giornale non è l’oracolo di Delfi. Non è un oracolo dalla cui bocca tutto quello che sgorga va bevuto come fosse oro colato. Piuttosto, al giornale dovete approcciarvi con straordinaria incredulità o, se preferite, con sana diffidenza”.
Il Presidente dell’Osservatorio ha voluto ricordare il mondo della Fondazioni bancarie e in particolare le 18 Fondazioni che, in molte regioni del Paese, sostengono attivamente “Il Quotidiano in Classe”. “È un mondo, quello delle Fondazioni bancarie – ha proseguito Andrea Ceccherini – con il quale ci siamo incontrati naturalmente. Ci siamo incontrati e ci siamo detti: ma perché se il vostro fine è il nostro, non possiamo provare a lavorare meglio insieme? Ci abbiamo provato, ci siamo rimboccati le maniche, ed eccoci oggi a valutare i risultati di questo lavoro comune”.
A tutti i compagni di viaggio dell’Osservatorio Permanente Giovani – Editori, Andrea Ceccherini ha voluto ribadire che l’obiettivo del progetto “Il Quotidiano in Classe” è quello “di liberare le giovani generazioni dal virus dilagante del conformismo. Un virus contro il quale “Il Quotidiano in Classe” agisce come fosse un vaccino. Un vaccino in grado di contribuire a risvegliare la coscienza critica dei giovani del nostro Paese. Perché è di cittadini vigili che un Paese ha bisogno. Perché la Democrazia sia sempre più forte, sempre più salda, sia sempre migliore”.

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